Chi di spada ferisce ...

 

Anche se il termine Cinesiologo non è distintivo di una cagoria di professionisti, verrà qui usato per indicare i laureati in Scienze Motorie, gli Insegnanti di Educazione Fisica e i diplomati I.S.E.F.

Quanto di seguito esposto, è soltanto il mio pensiero, e non la posizione ufficiale degli organi o istituzioni a cui appartengo.

Ritengo di poter esprimere quanto segue in maniera assolutamente libera e super partes in quanto possiedo entrambe le qualifiche, essendomi diplomato prima all'I.S.E.F. di Urbino e avendo successiveamente conseguito la Laurea Breve in Fisioterapista all'Università di Ancona.
Credo inoltre di poter affermare di avere conoscenza della materia poichè da ormai 10 anni insegno (a vario titolo) all'I.S.E.F./Scienze Motorie ed ho organizzato corsi E.C.M. per i Fisioterapisti.

C'è sempre stata una certa sovrapposizione di competenze fra Cinesiologi e Fisioterapisti, ma è sempre stato possibile operare una distinzione fra le due figure professionali in relazione al fatto che i primi non potevano "toccare" le persone dovevano limitarsi a proporre esercizi ed astenendosi dal praticare massaggi e manipolazioni. La specifica formazione accademica ha poi sempre evitato che i cinesiologi si occupassero dei pazienti neurologici limitandosi agli interventi sulle persone in buona salute o, al massimo, con problemi ortopedici per i quali, bisogna riconoscerlo, avevano avuto una buona preparazione.

Nel 1994, con il riordino delle professioni sanitarie, è stato operato un vero e proprio scippo ai danni dei cinesiologi a cui è stata tolta la competenza professionale (che precedentemente avevano, anche in forza di alcune sentenze della Magistratura, e peraltro non in esclusiva) in materia di scoliosi e lombalgie.

Per dovere di cronaca, bisogna sottolineare che, quando i Terapisti della Riabilitazione si sono affacciati sul panorama della Sanità italiana, i Cinesiologi erano già da molto tempo pienamente operanti ed in continua ricerca di metodi e tecniche per alleviare il disagio di coloro che soffrivano di queste patologie.

Il 2 Febbraio 2006 il Parlamento ha approvato la AC 6293 (Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 5 dicembre 2005, n. 250, recante misure urgenti in materia di università, beni culturali ed in favore di soggetti affetti da gravi patologie, nonché in tema di rinegoziazione di mutui) che all'articolo 1. septies recita testulamente: "Il diploma di laurea in Scienze Motorie è equipollente al diploma di laurea in Fisioterapia, se il diplomato abbia conseguito attestato di frequenza ad idoneo corso su paziente, da istituire con decreto ministeriale, presso le Università".

Bisogna dare atto alle organizzazzioni di categoria dei cinesiologi di aver ben saputo sfruttare questo momento di precampagna elettorale e di lavori parlamentari in chiusura di legislatura, ma mi sento di affermare che si è risposto ad un errore con un altro ancora più grande.

Si è così prodotta una situazione a dir poco anomala: due percorsi formativi con una qualche somiglianza, è vero, ma con molto più grandi differenze portano ad una stessa professione.

E' ormai giunto il tempo di smettere di litigare rivendicando ciascuno per sé gli spazi professionali più appetibili e remunerativi. Abbiamo il dovere morale e il Legislatore ha il compito istituzionale di tutelare i cittacini (di volta in volta pazienti, utenti o clienti) alla ricerca di un miglioramento o mantenimento della salute e/o forma fisica.

Pur insegnando da 10 anni all'I.S.E.F./Scienze Motorie, ma forse proprio per questo in quanto conosco bene il piano di studi, posso affermare che i cinesiologi non sono preparati per la professione del fisioterapista, ancorché aggiornati con un corso specifico.

D'altra parte è altrettanto vero che i Fisioterapisti non hanno la più pallida idea di come si programmi un allenamento o del percorso che un bambino/ragazzo deve fare per raggiungere il miglior sviluppo motorio possibile e non potranno mai proporsi come preparatori atletici o gestire un gruppo di Educazione Motoria o Psicomotoria e i disordini di sviluppo in età evoluitva.

Nella stragrande maggioranza dei casi la lombalgia non è una malattia ma una disfunzione facilmente recuperabile con un'attività fisica mirata e ben condotta. La letteratura internazionale stigmatizza l'eccessiva medicalizzazione di questo problema che paradossalmente aggrava la percezione di "essere malato" dei lombalgici e le conseguenze economiche e sociali che questa errata percezione comporta. I Cinesiologi sono preparati per questo compito che rientra senz'altro nel capitolo dell'Educazione alla salute.

Anche la scoliosi, almeno nelle forme più lievi, e con essa i vari disturbi posturali dell'età evolutiva (e non) deve essere considerata un problema di sviluppo e possono tranquillamente essere affidate alla professionalità di Cinesiologi adeguatatamente formati.

Il vero problema, in termini di tutela dei cittadini, è semmai un altro. Nessuna legge impedisce a chiunque di invadere gli spazi professionali dei Cinesiologi e di fare gli Allenatori nelle Società Sportive (e dal 1997 anche nelle scuole) o Istruttori in palestra con l'unica preparazione data dalla frequenza di un corso organizzato dalle varie Federazioni Sportive che al massimo dura sei mesi.

Voglio proprio vedere chi avrà il coraggio di andarlo a dire al C.O.N.I.; eppure il legislatore ha il dovere istituzionale farsi carico di questo grave rischio per la salute dei cittadini che si recano in palestra o avviano i propri figli alla pratica di uno sport ignari che non verranno segiuti da un professionista, ma da un autodidatta, magari bravo, ma che non ha avuto una preparazione specifica, completa e profonda.

Un secondo, ma non meno importante problema in fatto di tutela del cittadino è la proliferazione di scuole e corsi che danno agli iscritti (a caro prezzo) l'illusione di una formazione professionale con tanto di titolo di studio abilitante, ma che, legalente, non valgono la carta su cui sono stampati.

In conclusione faccio un appello: invece di litigare fra di noi, dovremmo tutti sensibilizzare i nostri pazienti/clienti e convincerli che prima di fersi "mettere le mani addosso" da qualcuno e prima di affidarsi a programmi di esercizi debbono assicurarsi che chi hanno davanti sia almeno in regola con il titolo di studio.

I Fisioterapisti sono competenti nella riabilitazione ospedaliera ed ambulatoriale, nella Massoterapia e nalla somministrazione di mezzi fisici (correnti, calore, ecc.) a scopo terapeutico. Non possono lavorare nelle scuole e non possono svolgere l'attività di Personal Training nelle Società Sportive e nelle palestre, limitandosi all'azione nei propri spazi professionali. Ad essi viene riconosciuta la possibilità di esercitare la Terapia Manuale l'Osteopatia e la Chiropratica, se adeguatamente preparati con la frequeza di appositi percorsi formativi.

I Cinesiologi sono competenti nel campo dell'Età Evolutiva, della prevenzione e dell'Educazione alla Salute esclusivamente con l'uso dell'esercizo fisico. L'insegnamento dell'Educazione Fisica e Sportiva nelle scuole e nelle palestre e l'attività di Personal Training e di Preparatore Atletico è loro esclusiva competenza. Non possono fare massaggi o manipolazioni e possono somministrare mezzi fisici esclusivamente come integrazione all'allenamento con esercizi e non a scopo terapeutico.

Osteopati e Chiropratici non potranno mai vedersi riconoscuita una professione (ed il Ministero della Salute si è già espresso in questo senso) perchè non si può fare di una tecnica (interessante, con ottimi risultati) una professione. L'Osteopatia e la Chiropratica potrebbero essere un valido complemento della formazione dei Fisioterapisti che vorranno frequentare una delle numerose scuole esistenti.

Nelle Università dovrebbero essere istituiti particolari percorsi formativi abbreviati e riservati a quei soggetti che svolgono o vorrebbero svolgere una professione senza averne titolo in modo che possano conseguire una Laurea di I° livello con il riconoscimento dell'esperienza e della competenza che dimostreranno di avere.