Adolescenti e droghe

 

Il cervello adolescente non ha la stessa capacità di smaltire la marijuana di quello adulto. I teenager sono particolarmente vulnerabili alla droga, perché si trovano a uno stadio critico dello sviluppo di due delle parti più sofisticate dell’encefalo, le cortecce frontale e prefrontale, che sono proprio le parti più colpite dalla marijuana. L’influenza di tale droga non è né irrilevante né marginale. Le cortecce frontale e prefrontale sono utilizzate ogni giorno per fondamentali compiti cognitivi, come il pensiero astratto, la capacità di correggere il proprio comportamento in relazione al mutare delle esigenze ambientali e l’inibizione delle risposte inappropriate.

Quanto è emerso dalle moderne ricerche sugli effetti della marijuana sui ragazzi è molto significativo. Alterare o interrompere l’importante stadio di sviluppo dell’encefalo adolescente con la cannabis rischia di modificare l’intera traiettoria del loro sviluppo mentale, e alcuni deficit potrebbero apparire solo molto tempo dopo.

La conclusione, riguardo al consumo di droga da parte degli adolescenti, è agghiacciante: gli stessi processi cerebrali che rendono tanto difficile superare gli anni dell’adolescenza rendono più probabile il consumo di droghe. Una corteccia prefrontale immatura significa meno controllo degli impulsi, meno comprensione delle conseguenze dei propri atti e meno strumenti per interrompere un simile comportamento. Inoltre, un nucleo accumbens immaturo è più attivo di quello adulto, e ciò significa che gli adolescenti cercheranno quasi automaticamente attività ad alto rischio e alta gratificazione che richiedono poca fatica e offrono massimo divertimento per pochi soldi.

Mettetevi bene in testa che vi è una biologia che rende le sostanze da abuso ancora più irresistibili per i teenager di quanto non lo siano per gli adulti.

Da: Frances E. Jensen, Amy E. Nutt: Il cervello degli adolescenti

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